Mi piace partire per un viaggio con l’idea di aggiungere vita alla mia vita, scoperte e incontri che mi trasformano ogni giorno in una persona nuova, come il vento che soffiando sposta gli oggetti, porta con sé suoni, profumi e ciò che lascia è sempre diverso da quello che c’era.
Ad ogni nuova esperienza mi piace immortalare dettagli, cogliere dei segni che resteranno con me, che mi circonderanno in quello che è il nido dove torno sempre.
Eh si, il mio nido, la mia casa.. la mia casa è nel vento perché ad ogni mio ritorno è diversa, a volte si arricchisce di cimeli, a volte è l’occasione per fare repulisti, le cose che restano sono quelle ancorate al mio stile.
E a cena quando condividi sorrisi ed esperienze con gli amici di ventura ti senti avvolto da una casa sempre nuova dove la novità è data dal nostro vissuto sempre diverso, l’illuminazione che riesce a creare atmosfere metropolitane e allo stesso tempo ricordano il paese delle Gheishe.
Ogni grinza nella pelle del mio divano è un aneddoto o un incontro successo in chissà quale luogo del mio peregrinare ed è la storia della mia vita.
Le superfici lisce, trasparenti che fanno intravvedere geometrie catturano il mio sguardo e mi aiutano a trarre ispirazioni per nuove avventure.
Poi mi fermo davanti alla cassettiera e alla botte, in lontananza odo la musica di una band che si largo nel chiacchericcio di un London Pub dove ho lasciato la mia ultima Pinta vuota.