È successo lentamente. E troppo velocemente. Di fatto non ve ne siete accorti. Una mattina si è alzata ed era grande. È uscita dalla sua stanza, con i capelli arruffati, ringhiando perché la luce era accesa, rifugiandosi sotto la coperta del divano con tutta la testa. Ha fatto colazione con i capelli che le coprivano il viso. Avete contato fino a 10 almeno 4 volte, chè iniziare ad arrabbiarsi di prima mattina non è proprio il caso.
Quanto è cresciuta la tua bambina lo vedi dalla sua cameretta
Sarà stato il calo di zuccheri dopo la nottata, ma dopo la colazione è stata tutta una corsa. Ovviamente era in ritardo. E ovviamente era colpa tua, che non l’avevi svegliata prima. E poi niente, l’uragano è uscito dalla porta, lasciando dietro di sé il caos.
Entrare nella sua camera è sempre un’incognita. E stamattina non fa eccezione. I libri del giorno prima tra il pavimento e la scrivania, il pigiama lanciato sul letto, chiaramente da rifare, ma stavolta lo lascerai da fare a lei nel pomeriggio, vestiti sulla sedia a formare un cumulo pendente. Sapevi che aveva messo ben tre paia di jeans ieri?
Eppure quante cose sono cambiate negli ultimi mesi. Lo vedi ora, guardandoti intorno. I quadri scelti da te 13 anni fa sono stati sostituiti da poster, stampe, tele e una lavagna in sughero dove c’è attaccato di tutto, soprattutto i suoi bijoux. Il copripiumino delle principesse è passato alla cuginetta, lei ora vuole tessuti stampati brillanti e chiassosi.
L’armadio ad angolo, che prima ti faceva tanto comodo per riporre quello che non ci stava più nelle altre stanze, ora è tutto suo. Segno intangibile che lei è diventata la regina incontrastata e umorale di quei pochi metri quadrati, che tu sei stata in qualche modo, gentilmente (non sempre) accompagnata alla porta.
Solo i suoi peluche sono rimasti in fondo al letto, dimenticati ma ben ancorati alla sua infanzia, segno che un po’ della tua piccola è rimasto e forse non se ne andrà mai.
La camera dei teenager è il luogo dell’indipendenza
È dalla loro camera, luogo sicuro dell’infanzia, che prendono il volo. Lo fanno in punta di piedi, cercando il loro gusto personale, sperimentando, trasformando, scegliendo. E guai a metterci becco. “Questa è la mia camera, non la tua!”
Per un po’ porti avanti un braccio di ferro, perché non puoi mollare, non ancora. Vuoi avere un po’ di voce in capitolo in quel caos indefinito in cui il libro di scienze umane riposa tranquillo sotto a 5 t-shirt nell’armadio e i calzini si nascondono (ancora) dietro il comodino. Ma poi via, molli l’osso. Abdichi un po’, fai posto alla futura regina. Nasce una nuova alleanza tra le donne di casa.
Quindi permetterle di spiccare il volo può voler dire scendere a compromessi e trovare una cameretta per teenager che sia più alla sua misura, ascoltando le sue esigenze di ragazzina, che dei consigli dei grandi non ne vuol sapere, istintiva e capricciosa a volte.
Esiste una cameretta che sappia accontentare mamma e figlia? Io credo di sì. Una soluzione la possiamo trovare.
